Paolo Gambella

Il dipendente che, nei giorni del mese di marzo 2020, ha effettuato attività di protezione civile in qualità di volontario, potrà accedere ai 100 euro previsti dall'articolo 63 del decreto Cura Italia.

L’Agenzia delle Entrate, con la risposta n. 302/2020 all’interpello relativo, si pronuncia in merito alla possibilità di fruizione del premio, pari a 100 euro, di cui all'articolo 63, comma 1, del decreto legge 17 marzo 2020, n. 18, per un dipendente comunale che nel mese di marzo ha effettuato attività di protezione civile.

L'articolo 39 del decreto legislativo 2 gennaio 2018,n. 1 (c.d. "Codice della Protezione Civile"), chiarisce l’Agenzia, prevede, al comma 1, che ai volontari aderenti ai soggetti iscritti all'Elenco nazionale del volontariato di protezione civile, impiegati in attività di soccorso e di assistenza in vista o in occasione di eventi emergenziali, il datore di lavoro, pubblico o privato, è tenuto a garantire loro il mantenimento del posto di lavoro, il trattamento economico e previdenziale, nonché la copertura assicurativa.

Per questo motivo, il lavoro prestato quale volontario della Protezione Civile si configura come una "diversa" modalità di svolgimento della prestazione lavorativa, e pertanto il dipendente non può considerarsi assente (circostanza ostativa al riconoscimento dell'incentivo economico), bensì tenuto ad una diversa modalità di svolgimento dell'attività lavorativa.

In questa situazione, il dipendente potrà dunque accedere all'incentivo economico previsto dall'articolo 63 del decreto Cura Italia per i giorni del mese di marzo 2020.