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Pubblicato il riparto con i numeri per ogni comune e provincia del Fondone di 3,5 miliardi per il reintegro perdite Covid-19

  • Venerdì 24 Luglio 2020
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  • Scritto da: Mira Redazione

È stato ripartito, con un decreto 24 luglio del direttore centrale per la Finanza Locale, il fondo di 3,5 miliardi di euro destinato a comuni, province e città metropolitane.

Il ministero del'Interno comunica che i singoli mandati di pagamento in favore degli enti beneficiari sono in corso di emissione al netto delle somme già erogate a titolo di acconto.

Le risorse del fondo sono previste dall’articolo 106 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, per concorrere ad assicurare agli enti locali le risorse necessarie per l’espletamento delle funzioni fondamentali anche in relazione alla possibile perdita di entrate connesse all’emergenza COVID-19.

Il fondo è stato ripartito secondo i criteri e le modalità di cui al decreto del Ministero dell’Interno, di concerto con  il ministero dell’Economia e delle finanze, del 16 luglio scorso.

Si precisa che le perdite di gettito sono state stimate escludendo, in questa fase, le entrate relative all’imposta di soggiorno, dal momento che è intenzione del Governo ristorare queste specifiche perdite con ulteriori ed apposite risorse che saranno stanziate in un prossimo provvedimento, ad integrazione del ristoro parziale disposto dall'articolo 180 del decreto-legge n. 34 del 2020.

Ifel sottolinea inoltre che le Unioni di comuni e le Comunità montane, che registrano nel 2019 entrate proprie, sono ricomprese tra gli enti del comparto comunale destinatari dell'assegnazione ex articolo 106. Si tratta di un'opportuna decisione del Tavolo di confronto, che rimedia alla mancata esplicita menzione di tali Enti nel testo dell'articolo 106.

Le Regioni Friuli Venezia Giulia e Valle d'Aosta e le Province autonome di Bolzano e di Trento potranno, in base ai rispettivi statuti speciali, regolare autonomamente le assegnazioni spettanti a ciascuno dei Comuni ricadenti nel proprio territorio, sulla base di criteri che possono integrare e modificare lo schema di riparto.




In allegato il decreto e le cifre assegnate ad ogni ente.