Sblocca-debiti, dalla Ragioneria i dati da allegare
alla domanda
di Anna Guiducci e Patrizia Ruffini
Sono
state pubblicate dalla
Cassa depositi e prestiti e dalla Piattaforma
crediti commerciali le ultime istruzioni operative per l'operazione
di anticipazione di liquidità.
Da ieri e
fino al 7 luglio gli enti locali, le Regioni e le Province autonome potranno
richiedere a Cassa depositi e prestiti l'anticipazione di liquidità
straordinaria che consentirà di accelerare il pagamento dei debiti commerciali
e sanitari scaduti al 31 dicembre 2019. Grazie a questo strumento, gestito da
Cdp a valere sui fondi stanziati dal Dl 34/2020, sarà possibile offrire un
sostegno concreto alla Pubblica amministrazione, generando un impatto positivo
per il tessuto economico e le comunità locali. A beneficiare dell'accelerazione
del pagamento dei debiti degli enti territoriali saranno, infatti, le imprese e
i professionisti fornitori della pubblica amministrazione, che potranno così
vedere sbloccati i loro crediti per 12 miliardi di euro. Due terzi di queste
risorse sono destinate all'estinzione dei debiti commerciali degli enti locali,
delle Regioni e delle Province Autonome mentre i restanti 4 miliardi serviranno
per i debiti degli enti del Servizio sanitario sazionale. Le anticipazioni
potranno essere richieste anche per il rimborso, totale o parziale,
dell'importo in linea capitale dell'anticipazione di liquidità della legge di
bilancio 2020, già erogata al 15 giugno 2020.
Con una
nota pubblicata sui sito della piattaforma crediti commerciali, la Ragioneria
generale dello Stato informa anche della nuova funzionalità «Anticipazione
liquidità del Decreto Legge 19 maggio 2020, n. 34», grazie alla quale sarà
possibile ottenere la dichiarazione dei debiti da pagare, da allegare alla
domanda. Per gli enti locali, la funzionalità, riservata ai soli responsabili
accreditati sulla struttura di vertice, consente di produrre la dichiarazione
«debiti diversi da quelli finanziari e sanitari».
Le Faq, pubblicate in calce alla nuova guida operativa redatte allo scopo di aiutare gli operatori, chiariscono che le fatture in regime di split payment sono considerate al netto dell'Iva; se si vuole richiedere l'anticipazione anche per quel valore, occorre inserire l'importo cumulativo dell'apposita sezione «finanziamento dell'Iva riferito alle fatture in regime di split payment». La ricerca delle fatture permette di scegliere fra le fatture nello stato «in lavorazione» e «ricevuta», con esclusione delle note di accredito e con data di ricezione anteriore al 31 dicembre 2019.