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IMU: Proroghe dei Comuni da verificare sul web

  • Giovedì 04 Giugno 2020
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  • Scritto da: Mira Redazione

4 giugno

IMU: Proroghe dei Comuni da verificare sul web

di Giuseppe Debenedetto

Scade il 16 giugno 2020 il termine per effettuare il pagamento dell’acconto della nuova Imu, che da quest’anno accorpa la Tasi eliminando così l’inutile duplicazione di adempimenti.Sul termine del 16 giugno occorre però fare attenzione perché i decreti governativi adottati per far fronte all’emergenza da Covid-19, che pure hanno disposto una serie di sospensioni e differimenti a favore dei contribuenti, non hanno previsto alcuna proroga dei termini di versamento della prima rata Imu 2020.

L’unico intervento che si registra sulla nuova Imu riguarda l’esonero della prima rata 2020 per gli stabilimenti balneari e per gli alberghi, pensioni, villaggi turistici, agriturismo, a condizione che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività (articolo 177, Dl 34/2020). Per tutti gli altri contribuenti è rimasta la scadenza del 16 giugno 2020, lasciando ai Comuni un ridotto margine decisionale sui termini, considerato che la legge 160/2019 ha confermato le scadenze del versamento al 16 giugno e al 16 dicembre di ogni anno.

La «riserva statale»

È vero però che il comma 777 della legge 160/2019 consente ai Comuni di stabilire il differimento dei termini di versamento «per situazioni particolari», tra cui è possibile far rientrare l’emergenza epidemiologica da Covid-19. Tuttavia si pone il problema della riserva statale del tributo, riguardante i fabbricati rientranti nella categoria catastale D, che rende possibile differire solo i termini relativi alla quota comunale (come evidenziato dal dipartimento delle Finanze a Telefisco 2020).

Per superare l’ostacolo l’Ifel (fondazione dell’Anci) ha suggerito ai Comuni di intraprendere la strada della moratoria, consentendo ai contribuenti in difficoltà economica di pagare l’Imu in ritardo (ad esempio entro il 30 settembre 2020) senza applicazione di sanzioni e interessi. In questa maniera vengono salvaguardate le esigenze di cassa dei Comuni, trattandosi di un differimento selettivo e non generalizzato, dando al contempo una boccata di ossigeno ai contribuenti investiti dagli effetti negativi dell’emergenza da Covid-19.

Le possibilità

In sostanza quest’anno la situazione dei termini relativi all’acconto Imu si presenta ad assetto variabile. Ci sono Comuni che non hanno stabilito nulla, per cui vale la regola generale della scadenza al 16 giugno 2020. Altri Comuni hanno prorogato i termini di scadenza a una data successiva al 16 giugno, in alcuni casi addirittura consentendo di pagare l’acconto entro il 16 dicembre 2020 (con il saldo), ma lasciando invariato il termine del 16 giugno per i fabbricati di categoria D.

(...)

Insomma, occorre verificare sui siti web dei singoli municipi quale decisione sia stata presa in ordine ai termini di versamento dell’acconto Imu 2020. In ogni caso i ritardatari potranno regolarizzare la propria posizione avvalendosi del ravvedimento operoso, con sanzione minima (1,67% per chi paga entro 90 giorni) e interessi legali che quest’anno sono lo 0,05%.

Per consultare l’intero articolo consulta il sito de Il Sole 24 Ore.