Maxifondo, da Ifel il criterio per la stima in attesa
del riparto definitivo
di Patrizia Ruffini
In attesa
del riparto definitivo del maxifondo, Ifel fornisce un criterio approssimativo
e prudenziale: si può rapportare l'importo ricevuto come acconto (pari al 30%
dell'intero fondo, per 900 milioni) al totale del fondo (3 miliardi) e ridurre
poi prudenzialmente il risultato ottenuto del 10/15%. Con una nota
pubblicata sul proprio sito, l'Istituto per la finanza e l'economia
locale interviene sul fondo previsto all'articolo 106 del Dl 34/2020 a sostegno
alle perdite di gettito registrate da comuni, province e città metropolitane
nell'anno del Coronavirus, chiarendo gli aspetti operativi attinenti
all'erogazione dell'acconto.
Fondo per
funzioni fondamentali
I criteri di assegnazione del fondo sono complessi e per l'Istituto destano
notevoli perplessità. Nello specifico l'attuale formulazione della norma
rischia di limitare l'intervento statale alle sole «funzioni fondamentali»
degli enti locali. Nel caso dei Comuni la spesa per queste funzioni è
valutabile intorno al 70% di quella totale, mentre le spese per cultura,
ambiente, sviluppo locale e sport, ad esempio, sono al di fuori di quelle
classificate dall'ordinamento vigente come "fondamentali". L'Anci ha
chiesto al Parlamento e al Governo correttivi alla norma, per assicurare le
condizioni di una verifica aderente al contesto di crisi inedito che gli enti
locali si trovano a fronteggiare. Inoltre, a seguito dell'incontro del 28
maggio scorso con il Presidente Conte, il Governo si è impegnato a reperire
ulteriori risorse a sostegno delle perdite di gettito degli enti locali, che
appaiono prevedibilmente maggiori rispetto agli attuali stanziamenti.
I calcoli
per l'acconto
Intanto, il 29 maggio è stato erogato l'acconto sulla base di criteri
semplificati, in proporzione delle entrate proprie riscosse, come risultanti
dal sistema Siope al 31 dicembre 2019. Sono state considerate:
• le entrate relative al Titolo I (Tributi), dalle quali sono stati però
esclusi gli incassi riferiti ai "Fondi perequativi" (tipologia 3),
riguardanti il Fondo di solidarietà comunale, non considerati per la loro
natura di trasferimenti e, dunque, fuori dal perimetro dei rischi di riduzione
delle entrate dovuta all'emergenza in corso;
• proventi di servizi e derivanti dalla gestione dei beni (tipologia 1 del
Titolo III);
• proventi derivanti dall'attività di controllo e repressione delle
irregolarità e degli illeciti (tipologia 2 del Titolo III).