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Anticipazioni sblocca-debiti, così la convenzione Mef-Cdp: ripiani da 3 a 30 anni

  • Martedì 02 Giugno 2020
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  • Scritto da: Mira Redazione

2 giugno

Anticipazioni sblocca-debiti, così la convenzione Mef-Cdp: ripiani da 3 a 30 anni

di Elena Brunetto e Patrizia Ruffini

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Con il comunicato n. 116/2020, il ministero dell'Economia e Cassa depositi e prestiti hanno resto nota la firma della convenzione per le anticipazioni di liquidità in favore di enti locali, Regioni e Province Autonome prevista dall'articolo 115 del Dl 34/2020, con allegati lo schema di domanda di partecipazione e di contratto.

Per gli enti locali, il ricorso all'anticipazione di liquidità deve essere autorizzato con delibera di giunta, assunta in base alle disposizioni dell'articolo 116, comma 1, del Dl 34/2020, esecutiva a tutti gli effetti di legge. Sebbene la norma non si pronunci sul punto, è da ritenere che la delibera possa essere assunta anche nel corso dell'esercizio provvisorio.

Nella domanda, da presentare nel periodo compreso tra il 15 giugno e il 7 luglio 2020, l'ente si impegna a iscrivere le poste nel proprio bilancio di previsione, nel rispetto di quanto previsto dal paragrafo 3.20-bis del principio applicato della contabilità finanziaria di cui all'allegato 4/2 al Dlgs 118/2011 (si veda Il Quotidiano degli enti locali e della Pa del 1° giugno). La domanda di anticipazione deve essere corredata dall'attestazione di copertura finanziaria delle spese concernenti il rimborso delle rate di ammortamento, verificata dall'organo di controllo di regolarità amministrativa e contabile (deve essere riportata anche la data della verifica).

Le richieste delle anticipazioni saranno regolate a un tasso fisso dell'1,226%. Le anticipazioni potranno poi avere, sulla base di quanto indicato dall'ente nella domanda, durata da un minimo di 3 anni fino a un massimo di 30 anni (fra il 2023 e il 2049 inclusi). Il rimborso dovrà avvenire mediante il pagamento di rate costanti, comprensive di capitale e interessi, in scadenza il 31 ottobre di ciascun anno a partire dal 2022. L'importo complessivo potrà pertanto essere rimborsato al massimo in 28 rate. A ciascun ente è consentito presentare una sola domanda di anticipazione.

Leggi l’articolo completo sul sito de Il Sole 24 ORE.


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