Decreto Anticrisi - Mutui, prorogata al 31 maggio la
richiesta di sospensione del rimborso del capitale
di
Elena Brunetto e Patrizia Ruffini
Posticipato
al 31 maggio il termine per la presentazione da parte degli enti locali delle
domande di moratoria dei mutui contratti con gli istituti bancari. Nel
difficile periodo di scelte e adempimenti per via dell'emergenza da Covid-19,
con scadenze poco coordinate fra loro, Abi, d'intesa con Anci e Upi, ha
comunicato il rinvio del termine del 15 maggio, originariamente stabilito dal
protocollo sottoscritto con le associazioni degli enti locali il 6 aprile 2020,
per chiedere alle banche la sospensione della quota capitale dei mutui.
Il rinvio
risulta necessario a seguito delle misure di semplificazione introdotte dal
decreto Anticrisi, che vedono la possibilità di aderire con il solo passaggio
in giunta, nonché delle deroghe all'applicazione dell'articolo 204, comma 2,
del Tuel e dell'articolo 41, commi 2 e 2-bis, della legge 448/2001. Queste
deroghe potrebbero indure nuovi istituti bancari ad aderire. Le disposizioni
contenute nel nuovo decreto sono operative grazie alla pubblicazione della
pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.
Gli enti
locali, per valutare l'adesione all'operazione, dovranno tener conto dell'equilibrio
complessivo del bilancio come modificato dall'emergenza, dei piani di
ammortamento dei mutui e degli effetti sugli interessi (si veda il
Quotidiano degli enti locali e della Pa di ieri).
Anche alla luce delle disposizioni che consentono agli enti locali, fino al 2023, l'utilizzo senza vincoli di destinazione delle economie derivanti dalle operazioni di rinegoziazione dei mutui, si ritiene che, in assenza di specifica disciplina in materia di sospensione, i risparmi derivanti dall'operazione possano essere liberamente utilizzati dagli enti a copertura di maggiori spese o di minori entrate, in modo da fronteggiare le ricadute dell'emergenza sul bilancio 2020.