Sunto Personale

Dalla Corte dei conti via libera ai concorsi per coprire la mobilità in uscita

  • Martedì 19 Maggio 2020
  • |
  • Scritto da: Mira Redazione

Dalla Corte dei conti via libera ai concorsi per coprire la mobilità in uscita

di Marco Rossi e Patrizia Ruffini

·        PDFLa deliberazione della Corte dei conti Emilia Romagna n. 32/2020

Dopo il Dpcm 18/2020, il personale in uscita per mobilità potrà essere sostituito attivando procedure concorsuali all'interno dello «spazio assunzionale», senza l'obbligo di ricorrere alla mobilità in entrata. Anche la magistratura contabile ha confermato il «pensionamento» della precedente impostazione legata alla mobilità neutrale, con il superamento del doppio binario tra capacità assunzionale con concorso dall'esterno, in funzione delle precedenti cessazioni, e possibilità di effettuare mobilità in ingresso in funzione dei tetti di spesa.
Sono queste le principali indicazioni che arrivano dalla Corte dei conti Emilia Romagna, con la deliberazione n. 32/2020, in uno dei primi pareri resi nel nuovo regime assunzionale dopo la pubblicazione del decreto attuativo dell'articolo 33 del Dl 34/2019, che ha rivoluzionato le modalità di determinazione degli spazi assunzionali degli enti locali e sul quale permango comunque dubbi tra gli operatori.
Tra questi, come dimostrato dal quesito formulato, la possibilità, per un Comune, di procedere alla copertura mediante concorso di un posto resosi vacante per una mobilità in uscita, considerando l'infruttuosità dei bandi per mobilità in entrata predisposti per fronteggiare la carenza di personale.
La Corte dei conti ha sottolineato innanzi tutto alcuni punti salienti del nuovo quadro normativo, soprattutto dal punto di vista dell'impostazione e delle logiche che sono state ora accolte per la «gestione» del personale, in forte discontinuità rispetto a quelle previgenti. Gli spazi assunzionali del personale a tempo indeterminato potranno infatti essere calibrati per ente, sulla base di uno specifico sistema di virtuosità dell'equilibrio finanziario, attraverso la congiunta considerazione delle entrate e delle spese.

Il sistema di calcolo della spesa
I Comuni possono dunque procedere ad assunzioni di personale a tempo indeterminato, in coerenza con i piani triennali dei fabbisogni di personale, sino a una spesa complessiva per tutto il personale dipendente non superiore al valore soglia definito come percentuale, differenziata per fascia demografica, della media delle entrate correnti relative agli ultimi tre rendiconti approvati, considerate al netto del fondo crediti dubbia esigibilità stanziato nel bilancio di previsione.

Leggi l’articolo completo sul sito de Il Sole 24 ORE.


Scarica gli allegati dell'articolo: